Il restauro delle sculture presenti sulla facciata della Chiesa Parrocchiale di San Vigilio in Lodrino (BS)

San Vigilio Vescovo e San Rocco

Sculture in pioppo rivestito con lamina di piombo
1752-1790
cm. 220 x 75 x 50 ca

in collaborazioe con Archè Restauri, Parma

Lodrino (BS), Chiesa di San Vigilio

Le due statue raffiguranti San Vigilio Vescovo e San Rocco sono l’esempio di una particolare produzione artigianale, inusuale sul nostro territorio.

La loro realizzazione è presumibilmente connessa  alla fase di riedificazione della parrocchiale di San Vigilio, la cui grandiosa “fabrica”, avviata nel 1752, venne completata soltanto verso la fine degli anni ottanta, dopo una lunga interruzione.

Entrambe le statue sono state ricavate da un unico fusto ligneo riconducibile dalle analisi biologiche a pioppo, intagliato e rivestito interamente con fogli in lamina di inchiodate con sellerine al supporto ligneo nelle parti più modellate, in altri comunque saldate, rifinite poi con uno scialbo di calce che ricreasse l’effetto marmoreo. Collocate all’interno delle due nicchie laterali al finestrone  centrale della facciata, con una visione dal basso, rendevano sicuramente bene l’idea di un gruppo scultoreo marmoreo.

Esternamente le due sculture avevano già subito alcune opere di manutenzione: stuccature localizzate eseguite in malta per tamponare alcune fenditure particolarmente profonde della lamina, scialbature soprammesse, rattoppi della lamina con pezze di ferro ora completamente  ossidato, risalenti probabilmente ai grandi interventi di restauro che interessarono la parrocchiale nel primo decennio del XX secolo.

In fase di restauro si è riscontrato un avanzato stato di degrado della struttura lignea interna alle statue, con maggior  evidenza in quella di San Rocco, dove la parte lignea si presentava frantumata e ormai priva delle caratteristiche fisiche meccaniche tipiche del legno originale (pioppo).

All’interno della statua di S.Rocco, dopo aver rimosso tutto il materiale ligneo ormai fatiscente, si è provveduto ad eseguire un consolidamento della matrice lignea tramite impregnazioni ripetute di resina acrilica in soluzione  sino ad ottenere un livello soddisfacente di resistenza meccanica della matrice stessa.

Prima di operare la ricostruzione delle ampie parti lignee mancanti, si è provveduto ad inserire all’interno una struttura in acciaio inox con la funzione di sorreggere il peso della statua stessa.

Come ultima fase si è provveduto alla ricostruzione delle parti lignee mancanti di supporto, utilizzando una resina ricostruttiva epossidica all’acqua specifica per strutture lignee

Anche la parte basamentale è stata liberata sul fondo da una lamina metallica che aveva compromesso la corretta conservazione della parte lignea; a sostituzione della lamina, è stato applicato un piano di compensato marino (fenolico) per garantire traspirazione,

Per quanto riguarda gli strati pittorici si è intervenuti con la rimozione degli scialbi soprammessi in modo da recuperare lo strato policromo originale che inevitabilmente aveva assunto un’intonazione particolarmente grigiastra dovuta all’ossidazione del piombo.